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Ente anziani atteso alla prova dei fatti

inserito il 23.06.2018

Chiudiamo il giro dei pareri con i capigruppo di Balerna e Chiasso sul progetto

Sull’Ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ i gruppi politici dei due Comuni hanno tutta l’intenzione di sviscerare con attenzione il dossier appena consegnato nelle loro mani dai rispettivi Municipi (come riferito da ‘laRegione’ di ieri e dell’8 maggio). Da ponderare ci sono effetti, qualità delle cure e costi. A Chiasso i capigruppo di Ppd, Lega-Udc-Ind., Us/I Verdi e Plr si sono sbilanciati (a titolo personale) lasciando intuire che l’aria che tira è favorevole al progetto che unirà sotto un unico ente la gestione di strutture e servizi dedicati agli anziani; in sostanza la messa in rete degli istituti e delle prestazioni territoriali dei due Comuni. Operazione che, nelle intenzioni, scatterà il primo aprile 2019. A Balerna, invece, sulla questione ci si va un po’ più cauti: Plr e Sinistra hanno deciso di prendersi tempo per riflettere, invece Verdi, Lega-Udc-Ind. (ieri) e PpdGenerazione giovani (oggi) hanno scelto di darci un primo parere. Come è il caso, quest’oggi, del capogruppo Ppd Michele Fürst.

Quello messo nero su bianco rappresenta un cambiamento nella politica degli anziani. Convince la scelta strategica di creare, Chiasso e Balerna insieme, un Ente autonomo di diritto pubblico?
La scelta di trovare una collaborazione su scala intercomunale non è solo condivisa ma necessaria se si vogliono mantenere dei servizi e una qualità soddisfacenti e consoni ai tempi. Si punta a migliorare qualità e costi.

Quali sono le priorità?
Le priorità vanno naturalmente agli ospiti, a cui va dedicata la massima attenzione per poter loro garantire un benessere degno e adattato alle esigenze della loro fascia d’età. A fronte di servizi migliori non è sempre possibile pretendere minor costi.

Di recente le vicissitudini di vari istituti in Ticino hanno fatto emergere alcune debolezze. I Comuni dichiarano la volontà di restare vigili sull’operato dell’Ente. Cosa vi aspettate?
Come per altre attività e servizi, sia pubbliche sia private, le strutture vanno continuamente adattate ai tempi altrimenti aumenta il rischio di incappare in errori. Da una gestione professionale e moderna del nuovo Ente, ci attendiamo condivisione degli obiettivi e dei risultati con i Municipi, spirito di lavoro rivolto al servizio pubblico e dedizione al benessere degli ospiti. La struttura deve permettere trasparenza dei processi e supervisione dall’esterno.

Per finire, conclude Fürst, si valuterà se il processo di messa in rete «soddisfa le nostre aspettative». Il responso dei legislativi arriverà a settembre.

La Regione